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ID
50
IMMAGINE
TITOLO
Jeep hurricane
CORPO DEL MESSAGGIO
DURA E PURA Mentre buona parte del settore a ruote artigliate cerca di scrollarsi di dosso la polvere e il fango per indossare l’abito buono e più alla moda, c’è chi va dritto per la sua strada o meglio... per la sua fuoristrada. Della schiera dei "duri e puri" fa parte anche la Jeep, che per tenere alta la propria bandiera in Patria presenta al Salone di Detroit la Hurricane, una concept car che fa il pieno di superlativi relativi e assoluti. MODESTIA A PARTE I vertici della Casa annunciano con trionfalismo che si tratta della "più maneggevole, più versatile e più potente vettura a trazione integrale mai costruita". A prescindere da discutibili paragoni, resta il fatto che al cospetto di questa Jeep si fa una maledetta fatica a resistere al suo magnetismo. E più ci si addentra nei dettagli, più si resta ipnotizzati. PULCE D’ACQUA D’altronde ci vuol poco a capire che al di là della calandra a sette feritoie, degli immancabili faretti tondi e dell’abitacolo minimal-chic, c’è qualcosa di particolare. Il fisico della Hurricane è da pulce d’acqua: lunga 3.855 mm, larga 2.033 e con un passo di 2.746, galleggia a 36,3 cm da terra, sospesa su quattro sospensioni indipendenti e su pneumatici 305/70 calzati su cerchi da 20 pollici. BIMOTORE Il telaio è monoscocca in carbonio, integrato da una struttura inferiore in alluminio, e ospita due motori Hemi V8 5.7 da 335 CV e 500 Nm ciascuno, uno montato anteriormente e l’altro nella zona posteriore. Visto che la matematica non è un’opinione, ciò significa che la Hurricane dispone di una potenza complessiva di 670 CV e di 1.000 Nm tondi tondi di coppia massima. Giusto per chi si vuole accontentare… Grazie al sistema Multi Displacement, una centralina decide comunque se fare funzionare solo 4, 8, 12 o tutti e 16 i cilindri contemporaneamente. Questo in base alle esigenze di spunto del momento. Un dato: dando macchine avanti tutta, la formalità dello 0-100 km/h viene sbrigata in 5 secondi scarsi, lo stesso tempo di una Porsche 911. GIRO GIRO TONDO Se dunque sul fronte potenza la Jeep fa la sua onestissima figura, la manovrabilità non si annuncia da meno. Il merito va tutto al particolare sistema di sterzo che, con la collaborazione dello schema di trasmissione con scatola di rinvio centrale T-Case e con la ripartizione meccanica della coppia su ciascuna ruota, permette alla Hurricane di fare numeri impensabili. La funzione "toe steer", per esempio, offre la possibilità di disporre le ruote in cerchio, mettendo in posizione convergente quelle dello stesso asse, e di dare poi un senso di rotazione inverso a quelle di destra e di sinistra . Il risultato è la facoltà di muoversi a 360° ruotando su se stessi, proprio come fanno i carri armati. COME UN ALFIERE La similitudine giusta è invece con l’alfiere degli scacchi quando si inserisce funzione "skid steer". In questo caso le quattro ruote sterzano tutte contemporaneamente nella stessa direzione e girando all’unisono consentono alla Hurricane di muoversi lateralmente. Simili opportunità sono ottimi assi nella manica per uscire da situazioni critiche, anche se va detto che, al di là degli effetti speciali, per lei la Jeep dichiara anche angoli caratteristici da record: 31,5°, 64° e 86,7° nell’ordine per dosso, attacco e uscita. Quando si dice le physique du rôle!
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