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ID 74
IMMAGINE
TITOLO ferrari599 gtb
CORPO DEL MESSAGGIO COME IN PISTA Niente nomi di persone o di circuiti tanto per cominciare: la nuova Ferrari si chiama 599 GTB, come le cifre iniziali del 12 cilindri a V di 5999cc derivato direttamente da quello della Enzo. E se dal vestito nemmeno troppo vistoso che le ha cucito indosso Pininfarina non traspare, la nuova berlinetta di Maranello ha in corpo tanta di quella cattiveria da impressionare solo scorrendo i numeri. Che parlano di 620 cv a 7600 giri e di un rapporto peso/potenza di 2,6 kg/cv, per un peso complessivo quindi di 1612 kg. Numeri da pista più che da strada se si tiene conto del peso di un 12 cilindri. LA PRIMA VOLTA Velocità e accelerazione non sono state ancora comunicate, ma lasciamo immaginare. Non a caso la 599 è la berlinetta con prestazioni più elevate mai prodotta in Ferrari. La Enzo, tanto per fare un paragone, dispone di 660 cv a 7800 giri, di una velocità massima superiore ai 350 km/h e di un tempo di accelerazione nel 0-100 di 3,65 sec. Con un peso a secco però di 1255 kg, molto meno della nostra 599. Che sarà più lenta, ovvio, ma imbattibile nella sua categoaria. AL VERTICE Tra le maggiori novità il telaio e la scocca interamente in alluminio, ultima evoluzione di quanto sperimentato finora in Ferrari, e la posizione del motore più verso il centro per dare maggiore equilibrio all'assetto. La 599 di fatto sostituisce la 575M Maranello e si pone senza modestia al vertice della sportività e della tecnica in fatto di berlinette. Un nuovo punto di riferimento, insomma. Anche se per eleganza e sobrietà il podio più alto può essere condiviso con altre concorrenti, leggi Aston Martin o la concept Miura appena presentata in uno stand non molto lontano dello stesso Salone. STILE FERRARI Come tutte le Ferrari anche la 599 punta sulla grinta, sulla riconoscibilità immeditata dei tratti essenziali, sulla sportività estremizzata. Davanti ricompare la griglia introdotta sulla 575M e sulla Scaglietti e poi scomparsa sulla F430. Della Scaglietti riprende l’andamento allungato dei fari anteriori che si estendono sui passaruota in rilievo, mentre al centro del cofano una protuberanza longitudinale evidenzia la presenza del 12 cilindri. FARETTI D'ANTAN Di lato il motivo principale sono la linea di cintura a cuneo, l’abitacolo arretrato e le doppie prese d’aria a filo dei passaruota anteriori e posteriori. Una per estrarre aria dal motore e l’altra per raffreddare i grossi freni. Dietro invece la grande novità sono i due montanti che si allungano fino a lambire la coda e separati dal lunotto convesso. Sempre in coda tornano i faretti tondi singoli che avevano caratterizzato le Ferrari di qualche decennio fa. IN MOSTRA A GINEVRA Per vederla dal vivo bisogna attendere il 28 febbraio quando aprirà il Salone di Ginevra, dove verrà presentata ufficialmente. Subito dopo sarà disponibile presso i concessionari a un prezzo non ancora comunicato, ma probabilmente superiore ai 200.000 euro.
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