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ID 80
IMMAGINE
TITOLO lamborghini diablo
CORPO DEL MESSAGGIO Le caratteristiche distintive delle prime Diablo rispetto alle successive versioni erano, oltre ai retrovisori non in tinta con la carrozzeria, il cruscotto dalle dimensioni inusuali (veramente alto, in alcuni casi i driver di piccola statura potevano aver problemi di visibilità!) e l'assenza delle piccole prese d'aria nel paraurti anteriore (saranno introdotte in funzione del raffreddamento dell'impianto frenante) che dalla versione Vt diverranno di serie su tutta la gamma. La Vt, appunto, è stata la prima vera evoluzione del concetto Diablo. Presentata nel 1993 essa portava le 4 ruote motrici nell'olimpo delle supercar italiane. Il sistema di trasmissione impiegato consentiva, solo in caso di perdita d'aderenza, di trasferire sino al 25% di potenza sull'assale anteriore. Il nome Vt è difatti l'acronimo di Viscous Traction. Le modifiche, oltre alle prese d'aria ed al cruscotto ridisegnato, riguardavano un nuovo impianto di aria condizionata, sospensioni a gestione elettronica Koni, freni potenziati all'anteriore e specchietti in tinta con la carrozzeria. Questi aggiornamenti vennero trasferiti gradualmente anche sulla Diablo a trazione posteriore. Inoltre, sempre nelle "trazione posteriore", la dimensione delle ruote anteriori passa da 245/40 Zr 17 a 235/40 Zr17. Sempre nel 1993, Lamborghini celebrava i suoi primi 30 anni di vita: quale miglior modo di festeggiare se non realizzare una versione "30th anniversary" del suo gioiello? La Diablo SE 30 (Special Edition) si distingueva dalle altre per l'impronta più sportiva data dai nuovi paraurti, dal nuovo cofano motore, che incorporava prese d'aria, e dal diverso disegno dell'alettone posteriore, qui fornito "di serie" a differenza delle versioni normali in cui era un costoso optional a pagamento. Gli interni subivano importanti modifiche ed era adottato un piccolo volante ispirato a quello della 350 Gtv, auto storica della casa. La cura dimagrante è stata resa possibile dall'utilizzo di leghe leggere e carbonio, dall'eliminazione di impianto stereo e aria condizionata, dalle sospensioni elettroniche proprie della Vt e addirittura dalla sostituzione dei finestrini con plexiglass molto più leggero. Il motore fu portato a 525 cv a 7000 giri/min mentre cerchi specifici Oz completavano la dotazione. Dei 150 esemplari completati 15 furono portati allo standard "Se 30 Jota". Quest'ultimo comprendeva modifiche al cofano motore e al propulsore stesso potenziato a 595 cv grazie a scarichi liberi progettati per uso esclusivamente agonistico. Senza questi scarichi racing era comunque possibile ottenerne l'omologazione per un uso su strada.
NOTE PIE PAGINA

 

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