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ID
82
IMMAGINE
TITOLO
Lamborghini miura
CORPO DEL MESSAGGIO
Eccola di nuovo. Quarant’anni dopo torna una delle più belle sportive di tutti i tempi. Quasi una fotocopia della precedente, ma con proporzioni più attuali, senza però intaccare la linea ancora modernissima del modello disegnato da Marcello Gandini per Bertone nel 1966. E’ una Concept e per vederla toccherà volare a Detroit entro la metà di gennaio. L’idea di metterla in produzione però sta già contaminando l’aria di Sant’Agata Bolognese. (La Lamborghini Miura 2006 è quella colore giallo limone mentre quella del 1996 è di colore giallo scuro n.d.r.) Gilberto Milano. NOSTALGIA CANAGLIA Non è andato per il sottile Walter de’ Silva, dallo scorso dicembre responsabile del Design Lamborghini oltre che Direttore del Design del Brand Group Audi. Per il suo ritorno alle origini ha puntato dritto al cuore e alla nostalgia degli appassionati, con un’operazione all’apparenza di basso sentimentalismo ma in realtà così piena di insidie da poter mettere in gioco la sua reputazione. Andare toccare un mito non è operazione facile e spesso il confronto risulta infelice per l’autore moderno. GRAN SPOLVERO Il risultato è sotto i vostri occhi. Una splendida rivisitazione della più bella delle Lamborghini come forse meglio non si poteva. Ottenuta senza la presunzione di voler stravolgere un disegno perfetto, puntando solo a ripulire, a togliere piuttosto che cercare in tutti i modi di mettere la propria "firma" su un capolavoro, come capita spesso a molti architetti di nome chiamati a operazioni simili. MIURA L’effetto è sorprendente. E’ la Miura, all’apparenza identica alla precedente al punto da doverla confrontare con l’originale per capire dalle immagini quanto sia realmente cambiata. In realtà cambia molto, a differenza di quanto hanno fatto alla Ford con l’operazione nostalgia di un altro mito, la GT 40. Qui cambiano le misure, la nuova Miura è più compatta, e pur lasciando intatte le proporzioni dei volumi si nota un maggiore equilibrio delle forme. REGINA La nuova Miura nasce sulla base meccanica della Gallardo ma con telaio e misure proprie che verranno comunicate più avanti. De’ Silva, sostengono in Lamborghini, ha ridisegnato ogni parte senza però stravolgere in nessun modo il disegno originale. Sono rimasti i fari tondi, il cofano largo con i passaruota prominenti, le prese d’aria nei montanti posteriori e nei fascioni delle fiancate, la "persiana" posteriore e persino la forma della coda, con i fari orizzontali e il fascione trasversale in basso. Inutile dire che il Salone di Detroit ha già la sua regina.
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