La maggiore sorpresa del 1970 in tema di design automobilistico rimane indiscutibilmente quella suscitata da un prototipo avveniristico, la Stratos 0, nel quale Bertone profonde nuova ispirazione. Tutto comincia dall'idea di montare il gruppo motopropulsore di una Lancia Fulvia 1.6 HF su un pianale di nuova concezione. Il motore viene così collocato al centro, in posizione ribassata, e le sospensioni e gli organi di sterzo vengono progettati in funzione di una linea rivoluzionaria, svincolata da qualsiasi schema già noto e precostituito. Il risultato è un "oggetto" monovolume, rastremato fortemente alle due estremità, lungo 358 cm e alto appena 84 cm. La presenza delle quattro ruote costituisce l'unico riferimento concettuale all'idea corrente di automobile. Le marcate sagomature laterali, che esasperano la linea a cuneo, e l'andamento a triangolo, sul tetto, degli sfiati d'aria, accentuano il divario visivo rispetto agli stilemi classici dell'automobile. Le soluzioni tecniche adottate sono stupefacenti: la doppia finestratura laterale, i gruppi ottici anteriori e posteriori, l'accesso all'auto, che impone di aprire il frontale della vettura per camminarvi all'interno fino al sedile di guida. La "Stratoline" - come Nuccio Bertone la battezza in un primo momento - non è solo un esercizio di stile, ma un esperimento per riprogettare da zero il concetto stesso di automobile.
Fonte: Carrozzeria BertoneTipo Lancia
Cilindrata (cc) 1600
Potenza (cv) n/d |