A Pininfarina nel 1982 fu commissionato di disegnare una linea per un 12-cilindri Ferrari con i radiatori nei fianchi come una macchina da corsa, ma con un bagaglio di livello GT. La Testarossa sarebbe stata plasmata in parte nel tunnel del vento per assicurare flusso d'aria pulito, rumore basso e la stabilità nella velocità alta. L’ubicazione nel retro dei radiatori favori l’aerodinamica della macchina che passivamente andava nella direzione del vano motore. Il risultato dei lavori di Pininfarina, il suo stile, era facilmente riconoscibile fra le varie auto proposte in quel periodo. Non era possibile infatti ignorare una Testarossa.
La forma fu perfezionata senza sprecare spazio. I dettagli sono perfetti e naturali; le linee vanno bene. Questa qualità artistica si nota meglio guardando sia da un angolo anteriore che da quello posteriore il profilo della Testarossa. Tra i tratti oramai tradizionali di questo modello Ferrari si notano la grata posteriore e le nuove (per quel periodo) luci posteriori rettangolari che i larghi fianchi. |